Esclusi dalla definizione agevolata

debiti, agenzia delle entrate

La pace fiscale non vale proprio per tutte le situazioni infatti sono esclusi dalla definizione di  cui  al  comma  1  del DECRETO-LEGGE 23 ottobre 2018, n. 119, i  debiti risultanti  dai  carichi  affidati  agli  agenti  della   riscossione recanti:

a) le somme dovute a titolo di recupero di  aiuti  di  Stato  ai sensi dell’articolo 16 del regolamento (UE) 2015/1589 del  Consiglio, del 13 luglio 2015;

b) i crediti derivanti da pronunce di condanna della  Corte  dei conti;

c) le multe, le ammende e le sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna;

d) le  sanzioni  diverse  da  quelle  irrogate  per   violazioni tributarie o per violazione degli obblighi relativi ai  contributi  e ai premi dovuti agli enti previdenziali.

Pace fiscale ……una vera guerra

Rottamazione delle cartelle

“È stata una manina, non so se tecnica o politica. Noi questo testo non lo votiamo” queste le parole da parte del vice premier che ha ribadito che non ci sarà nessuna manovra che favorisca  gli evasori.

Se sin dall’inizio si era capito che la pace fiscale non poteva concludersi in un condono e favorire chi le tasse non le paga si è aperto un vero e proprio giallo sul testo di legge, infatti sembrerebbe che siano circolati due testi diversi.

Comunque l’ obiettivo è quello di aiutare la gente perbene che ha difficoltà a pagare le cartelle esattoriali e  saranno ancora esclusi i grandi evasori .

Quindi la pace fiscale è ancora tutta da rivedere, dalla rottamazione e chiusura delle liti a saldo e stralcio …

PACE FISCALE = ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE TER

cartelle esattoriali

Alla fine la “Pace Fiscale” si è risolta in una rottamazione ter. La manovra economica prevista nel decreto fiscale per il 2019 prevede, infatti, una definizione agevolata molto simile alle precedenti.

Le cartelle ammesse alla rottamazione saranno quelle iscritte a ruolo tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2017.

Insomma una fotocopia delle precedenti rateizzazioni agevolate anche se con qualche accorgimento di favore nei confronti delle cartelle più piccole, quelle al di sotto dei mille euro, che saranno condonate.

I pagamenti saranno spalmati in cinque anni con due  rate annuali a scadenza il 31 luglio e il 31 novembre.

Le domande scadranno il 30 aprile 2019.

PACE FISCALE …più che pace una tregua…. la battaglia continua

debiti equitala

Alla fine il Fisco Italiano dovrebbe sanare  soltanto i debiti che non superano i 100.000 euro.

Il condono fiscale dovrebbe sanare le cartelle di pagamento, le multe e le sanzioni comprese le liti giudiziarie sino al terzo grado.

Ma sarebbero escluse le cartelle o almeno i carichi oggetto delle “rottamazioni” passate, di conseguenza chi non ha pagato le rate della definizione agevolata non potrà rientrare nella sanatoria fiscale.

La franchigia non dovrebbe superare i cento mila euro e le cartelle notificate non dovranno essere più recenti del 2014. Insomma se saranno questi i limiti non sarà un condono fiscale e nemmeno una sanatoria, infatti non saranno in molti a rientrarvi e allora non sarà una vera e propria pace.

PACE FISCALE…..NON c’è pace per i debiti fiscali

Studio giorio pace fiscale 2018

Non c’è pace per la pace fiscale, infatti la bozza del Documento Economico Finanziario dovrebbe prevedere una soglia massima di indebitamento con l’Erario di cento mila euro, soglia sicuramente troppo bassa rispetto a quanto prospettato all’inizio. Tanto che si è parlato addirittura di una soglia di 5 milioni di euro.

Esagerati!!! Questo vuol dire favorire i grandi evasori  e non aiutare i piccoli imprenditori, travolti dalla crisi, a superare il momento e premettere che si riprendano.

Anche se non si potrà parlare di “condono fiscale” la soluzione sarà comunque una uscita a saldo e stralcio dai debiti con l’Agenzia delle Entrate/Equitalia con percentuali che forse –  di certo non c’è ancora niente – saranno calcolati tra il 10 e il 25% a seconda della grandezza del debito.

Ma allora sarà pace? Forse si e anche fiscale. I debiti con il fisco allora si potranno cancellare e permettere una ripresa economica? Confidiamo tutti

Di certo ancora nulla…noi nel frattempo aspettiamo e ricordiamo che lunedì  1 ottobre 2018 scade l’ultima rata relativa alla rottamazione del 2017.